Nel distretto numero di sacche inferiori ai livelli di allerta.
Poche donazioni di sangue: nel distretto di Como e Varese si contano centinaia di sacche in meno rispetto ai livelli minimi considerati d’allerta. Il fatto che le donazioni siano insufficienti potrebbe comportare lo stop alle attività di chirurgia programmata.
Al centro Avis di Como è stata data comunicazione a livello dipartimentale della carenza, ormai importante, di sacche di sangue. Una situazione che non riguarda solo Como e Varese, territori uniti come distretto, ma anche il resto della Lombardia e, più in generale, del Nord Italia.
«Sì, è vero, la mancanza di donazioni è tale da far pensare a una sospensione imminente degli interventi chirurgici in elezioni – conferma Luca Frigerio, direttore sanitario dell’Avis di Como – garantendo comunque sempre le urgenze. Sono coinvolti i centri per le donazioni di sangue della nostra città, ma non solo».about:blank
«Mancano soprattutto i tanti donatori periodici – spiega Frigerio – tra il 30% e il 40% degli appuntamenti ogni giorno va a vuoto. Noi chiamiamo tutti i nostri donatori al telefono per domandare le ragioni dell’assenza». Le risposte ? «Tutti dicono di essersi dimenticati, di essere in vacanza. L’impressione è che il Covid e la pandemia abbiano lasciato una generale disaffezione, oltre a timori circa il contagio. Ma donare il sangue è assolutamente sicuro».
Donare sangue è fondamentale. Ecco i contatti: www.aviscomunalecomo.it oppure 031.303267. È bene non presentarsi direttamente nella sede cittadina di via Fornace, con accesso lungo via Carso. È necessario contattare e chiamare prima i volontari per la raccolta del sangue per ricevere istruzioni e non generare confusione.